BALTABAREN

Il nome evoca vecchi locali francesi di fumo e vino dove pure si ballava.
Frequentato dal ‘Gastone’ di Petrolini, il Baltabaren è scritto come si pronuncia, alla romana con la e al posto della i non Baltabarin quindi,come si sarebbe scritto in francese.
Il centro della poetica di questo lavoro è nel crocevia dei sentieri musicali e letterari, è nell’insieme dei percorsi incrociati tra alcuni musicisti, sognatori e sonnambuli che attraversano da anni la città di Roma a ritmo di jazz, tango, ballate europee e musica popolare romana e mediterranea. Culture che in Baltabarèn si fondono per fare canzone italiana. Un omaggio a due forme di teatro-canzone, quella nobile e seria e quella popolare e ironica.
BRANI
- Ore
- Elogio di Ostia
- Myricae primaverili
- Brandelli di gelosia
- Le destin
- Penzann a tte accussì luntana
- La rotta degli dei
- Ngeluska
- Una notte sul monte Sellaro
COMPONENTI
Alessandro Contini: Voce
Andrea Sellaro: Pianoforte
Marcello Sirignano: Violino
Antonio Trignani: Fisarmonica
Ermanno Dodaro: Contrabbasso
Luca Caponi: Batteria
Le musiche sono composte da Andrea Sellaro tranne ‘Penzann a tte accussì luntana’, composta da Ermanno Dodaro.
Le liriche sono di Marco Zupi.